È morta oggi ogni speranza di liberare l’orso M49, ogni speranza di ridargli la libertà che gli è stata ILLEGITTIMAMENTE (checché ne dicano le varie sentenze) tolta.
Questa mattina è stata pubblicata la sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane contro la Provincia Autonoma di Trento per la cattura e la captivazione permanente dell’orso M49. Sentenza che ci lascia allibiti.
La sezione III del Consiglio di Stato si è espressa in tutto e per tutto a favore del Presidente della Provincia, Maurizio Fugatti.
Le ordinanze di cattura di M49 sono tutte legittime, M49 è un orso pericoloso per l’incolumità e la sicurezza pubblica, dannoso per ogni altro essere vivente, che può essere ucciso solo dall’uomo ed anche per ogni oggetto inanimato. Con il parere Ispra da una parte, l’ignobile Pacobace dall’altra e sulla testa la mannaia della sentenza di oggi, si chiude per sempre dietro M49 la cella che detiene all’ergastolo questo disgraziato e perseguitato orso.
Non importa sapere come mai e per colpa di chi M49 sia diventato un orso “confidente”, non importa capire quali azioni di dissuasione e prevenzione siano state realmente poste in essere e come… l’orso non ha neppure il diritto di procacciarsi cibo, l’orso va bene solo se è quello dei cartoni animati in tv o se è dietro alle sbarre.
La guerra dell’uomo contro il resto del vivente continua senza sosta. Il dominio dell’uomo sopra ogni altra forma di vita è inarrestabile. Ne sono un esempio queste leggi assurde, scritte dall’antropocentrismo più estremo.
M49 non giocherà mai più nella neve, non correrà mai più per i prati, non sentirà mai più la pioggia sul capo… mentre tutti gli altri protagonisti umani continueranno a riposare tranquillamente indisturbati sulle loro poltrone.
“Ciò che è legale non significa che sia in assoluto giusto, ma è ciò che chi detiene il potere – attraverso un ordinamento sociale – ritiene sia giusto e il potere per definizione difende i propri interessi, mai quelli dei più deboli.”